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Cibatio: La maturazione interiore



Questo stadio, spesso trascurato nelle trattazioni superficiali, è invece un pilastro concettuale che collega il nutrimento fisico a quello spirituale, simboleggiando l’assimilazione delle energie necessarie per procedere verso la Grande Opera. La Cibatio non è semplicemente un atto di alimentazione, ma un processo simbolico di integrazione e purificazione, dove il "cibo" diventa metafora di conoscenza, luce e sostanza divina.


Origini e Simbolismo della Cibatio

Le radici della Cibatio affondano nell’antica tradizione alchemica greco-egizia, dove il concetto di nutrimento era strettamente legato alla rigenerazione e alla rinascita. Nei testi ermetici, come il Corpus Hermeticum, si parla di un "cibo divino" che nutre l’anima, un’idea ripresa successivamente dagli alchimisti medievali e rinascimentali. La Cibatio è spesso associata al simbolo del pane o del latte, elementi che nella simbologia alchemica rappresentano la purezza e la sostanza vitale. Il pane, in particolare, è visto come il risultato di una trasformazione: dal grano macinato alla farina, fino alla cottura, esso incarna il passaggio dalla materia grezza alla perfezione.

Nell’iconografia alchemica, la Cibatio è talvolta rappresentata da una figura che nutre un bambino o un uccello, simboli rispettivamente dell’anima in formazione e dello spirito libero. Questo atto di nutrizione non è mai passivo: è un gesto attivo di dono e trasformazione, dove il nutrimento diventa veicolo di luce e sapienza.


Significato Profondo della Cibatio

La Cibatio non si limita a un processo materiale, ma si estende a un livello metafisico. Essa rappresenta l’assimilazione delle esperienze e delle conoscenze acquisite nelle fasi precedenti, come la Nigredo (la putrefazione) e l’Albedo (la purificazione). In questa fase, l’alchimista "digerisce" simbolicamente le verità interiori, trasformandole in sostanza spirituale. È un momento di integrazione, dove il sé inferiore viene nutrito dal sé superiore, in un processo di unione tra cielo e terra.

La Cibatio è anche un richiamo alla ciclicità della natura e dell’esistenza. Come il corpo ha bisogno di cibo per sopravvivere, così l’anima necessita di nutrimento spirituale per evolvere. Questo concetto è espresso in modo sublime nella tradizione alchemica cinese, dove il qi (l’energia vitale) viene assimilato attraverso pratiche meditative e alimentari specifiche, in un perfetto equilibrio tra fisico e spirituale.


La Cibatio nella Tradizione Occidentale

Nella tradizione alchemica occidentale, la Cibatio è spesso associata alla figura di Mercurio, il messaggero degli dei e simbolo di trasformazione. Mercurio, nella sua duplice natura di sostanza volatile e fissa, rappresenta il nutrimento che unisce gli opposti, permettendo la fusione tra spirito e materia. Nei testi di Paracelso e Basilio Valentino, la Cibatio è descritta come un processo di "maturazione interiore", dove l’alchimista diventa ricettivo alle influenze celesti, assimilandole come un terreno fertile assorbe la pioggia.

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