PESACH: gli insegnamenti iniziatici della pasqua ebraica
- André Eliat Marchand
- 1 giorno fa
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La Liberazione Interiore
La Pesach (o Pasqua ebraica) è una delle festività più sacre del calendario ebraico, celebrata in ricordo dell’Esodo dall’Egitto e della liberazione dalla schiavitù. Tuttavia, al di là del significato storico e religioso, la Pesach nasconde un profondo simbolismo esoterico, legato alla trasmutazione spirituale, al passaggio dalle tenebre alla luce e all’iniziazione dell’anima verso la libertà interiore.
Origini Storiche e Contesto Esoterico
La Pesach affonda le sue radici nell’antico Egitto, un luogo non solo di schiavitù fisica ma anche di prigionia spirituale. Secondo la tradizione cabalistica, l’Egitto (Mitzrayim in ebraico) rappresenta non solo una nazione, ma anche uno stato di coscienza limitato, dominato dall’illusione materiale (Klipah).
Mosè come Iniziato: Mosè, cresciuto tra i sacerdoti egizi, possedeva conoscenze esoteriche (alcuni studiosi lo collegano alla tradizione di Akhenaton o alla scuola misterica di Eliopoli). La sua missione non fu solo politica, ma spirituale: guidare il popolo verso una rinascita interiore.
Le Dieci Piaghe come Prove Alchemiche: Alcune correnti esoteriche interpretano le piaghe come un processo di purificazione karmica, simile alle prove iniziatiche dei Misteri Eleusini.
Simbolismo Esoterico della Pesach
Il Sangue sugli Architravi: Protezione e Risveglio
L’ordine di segnare gli architravi con il sangue dell’agnello (Esodo 12:7) non è solo un atto di fede, ma un simbolo alchemico:
L’Agnello rappresenta l’innocenza sacrificale (come nell’Agnello Mistico della tradizione cristiana).
Il Sangue è veicolo di vita e protezione, simile all’uso del sangue nei rituali di consacrazione egizi e nelle tradizioni sciamaniche.
Il Pane Azzimo: Purificazione e Rinuncia
Il matzah (pane non lievitato) simboleggia:
L’eliminazione del "lievito" interiore (ego, orgoglio, attaccamento materiale).
La fretta dell’evoluzione spirituale: non c’è tempo per la fermentazione (processo di decadimento), solo per l’essenziale.
I Quattro Calici: Le Quattro Dimensioni della Liberazione
Durante il Seder (cena rituale), si bevono quattro coppe di vino, corrispondenti alle quattro fasi della liberazione divina (Esodo 6:6-7):
Vi ho fatti uscire (liberazione fisica)
Vi ho salvati (salvezza spirituale)
Vi ho redenti (elevazione mistica)
Vi ho presi come Mio popolo (unione con il Divino)
Questo ricorda i quattro stadi iniziatici presenti in molte tradizioni (es. i quattro elementi nell’ermetismo).
Differenze e Similitudini con Altri Culti
Similitudini con i Misteri Egizi e Greci
Osiride e la Resurrezione: Come Osiride muore e rinasce, così il popolo ebraico "muore" alla schiavitù e rinasce libero.
Dioniso e il Vino: Il vino del Seder ricorda i rituali dionisiaci, dove la bevanda sacra simboleggia l’estasi mistica.
Differenze con la Pasqua Cristiana
Pesach: Liberazione collettiva e fisica (oltre che spirituale).
Pasqua Cristiana: Morte e resurrezione del Cristo come sacrificio individuale e universale.
Analogie con l’Alchimia
L’Esodo come Opera al Nero: La schiavitù rappresenta la nigredo, la putrefazione dell’anima prigioniera.
Il Passaggio del Mar Rosso come Opera al Bianco: Purificazione attraverso l’acqua (battesimo iniziatico).
La Terra Promessa come Opera al Rosso: Compimento della Grande Opera.
La Pesach come Viaggio Interiore
La Pesach non è solo una commemorazione storica, ma un archetipo universale di liberazione. Ogni anno, ripetendo il Seder, l’iniziato rivive il proprio Esodo interiore, abbandonando le catene dell’ignoranza per ascendere verso la vera libertà dell’anima.
"In ogni generazione, l’uomo deve vedersi come se fosse lui stesso uscito dall’Egitto" (Talmud, Pesachim 116b).
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