GLI STATI DI COSCIENZA: Espandere i Confini dell'Isola
- André Eliat Marchand
- 19 mag
- Tempo di lettura: 9 min

La Seconda Tappa del Viaggio dell'Entronauta
"La coscienza ordinaria è solo uno stato tra molti, come un'isola che cambia forma con le maree. L'Entronauta è colui che impara a navigare tra questi stati, riconoscendo che ciascuno rivela un aspetto diverso della verità ultima."
Oltre i Confini della Veglia
Nella prima tappa del viaggio dell'Entronauta, abbiamo esplorato l'Io come un'isola che emerge dall'oceano dell'inconscio – visibile, accessibile, apparentemente solida ma intimamente connessa alle profondità che la circondano. Ora, nella seconda tappa, ci spingiamo oltre, esplorando come i confini di quest'isola non siano fissi ma fluidi, in continua trasformazione attraverso i diversi stati di coscienza che possiamo sperimentare.
La maggior parte delle persone trascorre la vita identificandosi completamente con lo stato di coscienza ordinario della veglia, considerandolo l'unica realtà "vera". Questo è come se l'abitante di un'isola credesse che solo la propria terra emersa sia reale, ignorando l'immenso oceano circostante e le altre isole dell'arcipelago. L'Entronauta, invece, riconosce che la coscienza di veglia è solo uno dei molti stati possibili – prezioso e necessario, ma non esclusivo né definitivo.
La Mappa degli Stati di Coscienza
Gli stati di coscienza possono essere immaginati come diverse configurazioni energetiche della psiche, ciascuna con le proprie leggi, possibilità e limitazioni. Ecco una mappa basilare di questi territori interiori:
1. Stati Ordinari
La Veglia Ordinaria
Lo stato che consideriamo "normale", caratterizzato da attenzione focalizzata sull'ambiente esterno, pensiero logico-razionale e percezione sensoriale standard. È lo stato ideale per interagire con il mondo materiale e sociale, ma spesso limita l'accesso alle dimensioni più profonde della psiche.
Il Sonno con Sogni
Durante il sonno REM, la coscienza assume una forma radicalmente diversa: il pensiero diventa associativo anziché lineare, predominano immagini simboliche, le leggi fisiche ordinarie vengono sospese. È un portale naturale verso l'inconscio personale e collettivo.
Il Sonno Profondo Senza Sogni
Uno stato di coscienza indifferenziata, privo di contenuti mentali specifici ma non di consapevolezza. Tradizioni spirituali come l'Advaita Vedanta lo considerano un'esperienza diretta del Sé non-duale o della pura coscienza.
2. Stati Non Ordinari Spontanei
Ipnagogico e Ipnopompico
Gli stati di transizione tra veglia e sonno, caratterizzati da immagini vivide, pensieri fluidi e talvolta da fenomeni percettivi insoliti. Sono soglie naturali tra mondi di coscienza.
Flow State
Lo stato di immersione totale in un'attività, caratterizzato da concentrazione intensa, distorsione della percezione temporale e fusione tra azione e consapevolezza. È un ponte tra coscienza ordinaria e stati amplificati.
Esperienze di Picco
Momenti di intensa gioia, connessione e trascendenza che possono verificarsi spontaneamente, spesso in contatto con la natura, l'arte, o in momenti di intimità profonda. Offrono scorci temporanei su dimensioni transpersonali dell'essere.
3. Stati Non Ordinari Indotti
Stati Meditativi
La gamma di stati che si sviluppano attraverso pratiche meditative sistematiche, dal semplice rilassamento alla consapevolezza non duale. Si caratterizzano per un progressivo allentamento dell'identificazione con i pensieri e il rafforzamento della presenza testimone.
Stati Contemplativi
Gli stati che emergono dalle pratiche contemplative, spesso focalizzate su un oggetto sacro o un principio spirituale. Includono l'estasi devozionale, l'unione mistica e la visione diretta della natura della realtà.
Stati Indotti da Tecniche Psicofisiche
Stati alterati che possono essere raggiunti attraverso pratiche come la respirazione olotropica, la danza estatica, il digiuno, la privazione sensoriale o l'overload sensoriale. Spesso coinvolgono una temporanea destrutturazione dell'Io che permette l'emergere di contenuti inconsci.
Stati Enteogenici
Gli stati indotti da sostanze psichedeliche o enteogene, che possono variare enormemente in intensità e qualità, dalla semplice alterazione percettiva all'esperienza mistica completa. Quando utilizzati in contesti appropriati e con la giusta preparazione, possono fungere da potenti catalizzatori per l'esplorazione psichica.
La Natura e il Valore degli Stati Non Ordinari
Nel paradigma materialistico dominante, gli stati non ordinari di coscienza sono spesso patologizzati o ridotti a "allucinazioni" o "malfunzionamenti cerebrali". L'approccio dell'Entronauta, invece, riconosce in essi dimensioni legittime e preziose dell'esperienza umana, finestre su aspetti della realtà che normalmente rimangono inaccessibili.
Ciascuno stato di coscienza può essere considerato come un diverso "strumento di conoscenza" che rivela aspetti specifici della realtà, proprio come diversi strumenti scientifici (telescopi, microscopi, spettroscopi) rivelano aspetti diversi del mondo fisico. Nessuno di questi strumenti è completo in sé, ma ciascuno offre un contributo unico alla comprensione della totalità.
Gli stati non ordinari offrono numerosi potenziali benefici:
Accesso a contenuti inconsci: Permettono di portare alla luce materiale psichico che normalmente rimane sotto la soglia della consapevolezza.
Scioglimento di blocchi psico-energetici: Possono liberare energie psichiche intrappolate in traumi o complessi.
Espansione dell'identità: Facilitano il superamento temporaneo dei confini dell'Io, permettendo l'identificazione con dimensioni transpersonali dell'essere.
Intuizioni creative: Aprono canali di connessione con l'intelligenza creativa dell'inconscio.
Guarigione psico-emotiva: Offrono l'opportunità di rielaborare esperienze traumatiche in un contesto amplificato di significato.
Intuizioni spirituali: Possono generare comprensioni dirette sulla natura ultima della realtà e dell'esistenza.
L'Approccio dell'Entronauta agli Stati di Coscienza
L'Entronauta coltiva un approccio equilibrato agli stati di coscienza, evitando sia l'attaccamento esclusivo allo stato ordinario che la fuga dalla realtà attraverso stati alterati. Il suo obiettivo è sviluppare la capacità di navigare consapevolmente tra diversi stati, riconoscendo il valore e i limiti di ciascuno.
Questo approccio si fonda su alcuni principi fondamentali:
1. Integrazione vs. Fuga
L'obiettivo dell'esplorazione degli stati non ordinari non è l'evasione dalla realtà quotidiana, ma l'integrazione delle intuizioni e delle energie accessibili in questi stati nella vita di tutti i giorni. Ogni viaggio nell'inconscio dovrebbe portare a un ritorno all'Io arricchito e trasformato.
2. Gradualità e Rispetto
L'Entronauta procede con rispetto per i ritmi naturali della psiche, evitando forzature e avvicinandosi gradualmente a stati sempre più profondi man mano che sviluppa la capacità di contenere e integrare le esperienze che ne derivano.
3. Contesto e Intenzione
Riconosce l'importanza cruciale del contesto (set e setting) e dell'intenzione con cui si approccia l'esplorazione degli stati non ordinari. Una stessa tecnica può produrre effetti radicalmente diversi a seconda dell'intenzione, dell'ambiente e della preparazione con cui viene praticata.
4. Equilibrio tra Abbandono e Direzione
Coltiva un equilibrio dinamico tra la capacità di arrendersi all'esperienza, senza cercare di controllarla, e la capacità di mantenere una direzione intenzionale che guidi il processo esplorativo.
Pratiche per l'Esplorazione degli Stati di Coscienza
1. Il Diario degli Stati di Coscienza
Una pratica fondamentale per iniziare l'esplorazione è la mappatura sistematica dei diversi stati che sperimentiamo naturalmente nella vita quotidiana.
Istruzioni:
Procurati un quaderno dedicato esclusivamente all'osservazione degli stati di coscienza
Per una settimana, annota almeno 3 volte al giorno il tuo stato di coscienza corrente, osservando:
Il livello di energia (alta/bassa)
La qualità dell'attenzione (focalizzata/diffusa)
Il rapporto con i pensieri (identificazione/distacco)
La percezione del tempo (lineare/alterata)
La percezione dello spazio (ordinaria/modificata)
La percezione di sé (separata/connessa)
Includi osservazioni sugli stati di transizione (risveglio mattutino, addormentamento, momenti post-meditativi)
Alla fine della settimana, rileggi il diario e identifica i pattern ricorrenti
Questa pratica sviluppa la "meta-consapevolezza" - la capacità di osservare i propri stati di coscienza come fenomeni in sé, anziché identificarsi completamente con essi.
2. La Meditazione dell'Osservatore
Questa meditazione coltiva la capacità di mantenere la consapevolezza testimone durante il passaggio tra diversi stati.
Istruzioni:
Siediti in una posizione comoda ma vigile
Inizia osservando il respiro per 5-10 minuti
Gradualmente, porta l'attenzione all'osservatore stesso - chi è che sta osservando?
Mentre mantieni questa consapevolezza testimone, nota come cambiano gli stati mentali: pensieri, emozioni, sensazioni
Se emergono stati di sonnolenza o di forte attenzione focalizzata, osserva questi stati senza identificarti completamente con essi
Pratica per 20-30 minuti
Con la pratica regolare, questa meditazione permette di riconoscere che esiste una continuità di consapevolezza che permane attraverso i diversi stati, come il cielo che rimane immutato mentre le nuvole cambiano continuamente.
3. L'Esplorazione Ipnagogica
Questa pratica utilizza lo stato naturale di transizione tra veglia e sonno come portale esplorativo.
Istruzioni:
Sdraiati in una posizione comoda in un luogo tranquillo, preferibilmente nel tardo pomeriggio quando non sei eccessivamente stanco
Tieni un braccio leggermente sollevato, con il gomito appoggiato al materasso
Rilassa progressivamente il corpo mantenendo la mente vigile
Mentre ti avvicini allo stato ipnagogico, inizieranno ad apparire immagini e pensieri fluidi
Osserva queste immagini senza aggrapparti ad esse o analizzarle
Se inizi a scivolare troppo profondamente nel sonno, il braccio cadrà risvegliandoti leggermente
Dopo la pratica, annota immediatamente le immagini e le sensazioni sperimentate
Questa tecnica, simile a quella utilizzata da Salvador Dalí e Thomas Edison per accedere all'ispirazione creativa, crea un ponte consapevole tra veglia e sonno, permettendo di esplorare una fertile terra di confine della coscienza.
4. La Respirazione Circolare
Questa tecnica utilizza un pattern respiratorio specifico per indurre uno stato di coscienza amplificato.
Istruzioni:
Sdraiati in una posizione comoda in un ambiente sicuro e tranquillo
Inizia una respirazione circolare: inspirazione ed espirazione collegate senza pause, con la respirazione che forma un cerchio continuo
La respirazione dovrebbe essere più profonda e rapida del normale, ma non forzata
Continua questa respirazione per 15-20 minuti
Lascia che emergano spontaneamente sensazioni fisiche, emozioni e immagini
Dopo il periodo di respirazione attiva, rilassati completamente e osserva lo stato di coscienza che emerge
Al termine, prendi qualche minuto per annotare l'esperienza
Questa pratica, ispirata a tecniche come la Respirazione Olotropica e il Rebirthing, può catalizzare il rilascio di tensioni psicofisiche accumulate e facilitare l'accesso a stati di coscienza espansi.
5. Il Rituale dell'Alba e del Tramonto
Questa pratica sfrutta i momenti naturali di transizione del ciclo solare per esplorare stati liminali di coscienza.
Istruzioni:
Scegli un luogo all'aperto con una vista libera sull'orizzonte orientale (per l'alba) o occidentale (per il tramonto)
Arriva almeno 20 minuti prima dell'alba/tramonto
Siediti in una posizione comoda e centrata
Osserva con attenzione piena i cambiamenti graduali della luce, dei colori, delle ombre
Sincronizza il respiro con il ritmo percepito della transizione
Mantieni l'attenzione divisa tra il paesaggio esterno e il paesaggio interiore, notando come cambiano insieme
Dopo che il sole è sorto/tramontato completamente, resta in silenzio contemplativo per alcuni minuti
Annota l'esperienza, con particolare attenzione alle qualità dello stato di coscienza sperimentato
Questa pratica, radicata in tradizioni spirituali antiche, utilizza la potente simbologia del ciclo solare per facilitare transizioni consapevoli tra stati di coscienza.
Integrare le Esperienze degli Stati Non Ordinari
L'esplorazione degli stati di coscienza non ordinari può essere profondamente trasformativa, ma la trasformazione duratura dipende dalla capacità di integrare queste esperienze nella vita quotidiana. Ecco alcune linee guida per questa integrazione:
1. Documentazione Immediata
Dopo ogni esperienza significativa in uno stato non ordinario, dedica tempo alla documentazione dettagliata di ciò che hai vissuto. Utilizza scrittura, disegno, movimento o qualsiasi altro mezzo espressivo che ti permetta di catturare l'essenza dell'esperienza prima che sbiadisca nella memoria ordinaria.
2. Elaborazione Simbolica
Lavora con le immagini e i simboli emersi durante l'esperienza attraverso l'amplificazione (esplorare le risonanze del simbolo in vari contesti) e il dialogo immaginale (entrare in conversazione con le figure o le immagini emerse).
3. Ponte con la Vita Quotidiana
Identifica specifiche intuizioni o comprensioni emerse durante l'esperienza che possono essere applicate concretamente nella vita di tutti i giorni. Crea piccoli rituali o promemoria che ti aiutino a mantenere viva questa connessione.
4. Condivisione Selettiva
Quando appropriato, condividi le tue esperienze con persone capaci di accoglierle senza giudizio o patologizzazione. La narrazione dell'esperienza a un ascoltatore empatico può aiutare enormemente il processo di integrazione.
5. Pazienta e Metabolizzazione
Riconosci che l'integrazione profonda richiede tempo. Alcune esperienze possono richiedere settimane o mesi per essere pienamente metabolizzate e incorporate nella struttura della personalità.
Avvertenze e Considerazioni Etiche
L'esplorazione degli stati di coscienza, specialmente quelli più profondi, non è priva di rischi e richiede un approccio responsabile. Ecco alcune considerazioni importanti:
1. Controindicazioni Psicologiche
Se soffri di disturbi psicologici gravi come psicosi, disturbo bipolare non stabilizzato o depersonalizzazione cronica, consulta un professionista prima di esplorare stati non ordinari, specialmente quelli più intensi.
2. Graduazione dell'Intensità
Inizia con pratiche dolci e graduali, costruendo progressivamente la capacità di navigare e integrare stati più profondi e potenzialmente destabilizzanti.
3. Supporto e Supervisione
Per l'esplorazione di stati più profondi, considera la possibilità di lavorare con una guida esperta o un facilitatore qualificato che possa offrire supporto e orientamento.
4. Rispetto per la Saggezza Tradizionale
Molte pratiche che inducono stati non ordinari provengono da tradizioni spirituali che le hanno sviluppate e affinate nel corso di secoli. Approcciale con rispetto per il contesto culturale e filosofico da cui emergono.
5. Equilibrio con la Vita Ordinaria
Mantieni un equilibrio sano tra l'esplorazione di stati non ordinari e il radicamento nella vita quotidiana, nelle relazioni e nelle responsabilità pratiche.
Verso la Terza Tappa: La Sincronicità
L'esplorazione consapevole degli stati di coscienza prepara naturalmente il terreno per la terza tappa del viaggio dell'Entronauta: la Sincronicità. Man mano che i confini dell'isola dell'Io diventano più permeabili e la relazione con l'oceano dell'inconscio più fluida, cominciamo a percepire le interconnessioni significative tra mondo interiore e mondo esteriore, tra eventi psichici e eventi materiali.
Gli stati non ordinari spesso amplificano la nostra sensibilità alle sincronicità, permettendoci di percepire più chiaramente quel linguaggio simbolico attraverso cui l'inconscio collettivo comunica con la coscienza individuale. È come se, espandendo i confini dell'isola, diventassimo più ricettivi ai messaggi portati dalle onde dell'oceano.
L'Arte di Navigare tra i Mondi
L'esplorazione degli stati di coscienza rappresenta un'espansione fondamentale della nostra mappa dell'esistenza. Anziché rimanere confinati nell'unico stato considerato "reale" dalla cultura dominante, l'Entronauta diventa un navigatore esperto capace di attraversare diversi territori della psiche, riconoscendo il valore e i doni specifici di ciascuno.
Come scrisse William Blake: "Se le porte della percezione fossero purificate, ogni cosa apparirebbe all'uomo come è: infinita." Gli stati non ordinari di coscienza sono come chiavi che aprono queste porte della percezione, rivelando dimensioni dell'esperienza normalmente inaccessibili ma non per questo meno reali o significative.
Il vero artista della coscienza non è chi rimane permanentemente in stati estatici o alterati, né chi rifiuta di avventurarsi oltre i confini della razionalità ordinaria, ma chi impara a muoversi fluidamente tra diversi stati, portando la ricchezza di ciascuno negli altri, tessendo così un arazzo di consapevolezza sempre più ampio, profondo e luminoso.
L'isola e l'oceano non sono separati ma parti di un unico sistema vivente. Espandere i confini dell'isola non significa abbandonarla, ma trasformarla in un porto da cui salpare per avventure sempre più ampie nell'oceano dell'essere, per poi tornare arricchiti, trasformati e più pienamente umani.
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